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Ulisse thumbDopo intensi mesi di preparazione, l'Infinity è finalmente pronta a salpare verso l'Antartide.

Sì sono stati mesi veramente intensi, abbiamo imparato a fare lavori di ogni tipo: ricostruire i soffitti delle cabine, isolarli dal freddo antartico, rifare il sistema elettrico, aggiustare il desalinizzatore, ridipingere gli interni, pulire il sartiame (cavi che sostengono gli alberi) rimuovere la ruggine dal boma e pitturarlo e molti altri lavori, imparando nel frattempo a vivere in una comunità di 20 persone.

rottaDove andiamo di preciso? Un po' sarà il vento a deciderlo per noi, ma un'idea ce l'abbiamo: partiamo da Amsterdam, attraversiamo il canale della manica, costeggiamo Spagna e Portogallo fermandoci a Gibilterra per fare rifornimenti e ricevere qualche pezzo di ricambio. Poi vorremmo salpare verso il Gambia per risalire il fiume e quindi attraversare l'oceano Atlantico in diagonale, arrivando direttamente in Patagonia. Lì ci fermiamo in Cile, l'ultima tappa prima di avventurarci nelle acque gelate antartiche.

5Ma come vogliamo fare questo viaggio? Con una zattera? No, l'Infinity non è certo una zattera, è una barca a vela costruita in cemento e acciaio nel 1977 in California, è lunga 37 metri, ha due alberi ed è capace di supportare 24 persone per lunghi periodi di tempo. Siamo pronti per partire e non solo per un'avventura. Abbiamo una missione. Proteggere il pianeta terra. Siamo parte di un progetto: EarthToday. L'obiettivo è salvaguardare aree sempre più vaste di terra e oceano impedendo lo sfruttamento intensivo delle risorse.

Quest'anno Ulisse è un nostro studente "onorario": promosso in 2S3, è passato all'istruzione parentale per vivere questa magnifica esperienza. È però rimasto collegato con i compagni e con gli insegnanti: possiamo immaginarlo nelle lunghe ore di navigazione mentre fa i compiti di matematica. L'anno prossimo, dopo un esame, ha tutte le intenzioni di tornare nella sua classe.

Per fare questo EarthToday intende portare nelle nostre azioni quotidiane la possibilità di proteggere un metro quadro di terra per 1,20 €. Il metro quadro protetto è certificato, individuabile con le coordinate GPS e si può tracciare la ONG di salvaguardia che agisce in quell'area e scoprire su cosa lavora. Per questo in Antartide alzeremo la bandiera della terra per ricordarci che apparteniamo tutti ad un unico pianeta.

 14/11/2021 Ulisse Tosi [virtualmente in 2S3]

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