Laboratorio virtuale

L'interferenza delle onde luminose emesse da più sorgenti puņ essere simulata grazie al programma interf.c, sviluppato da Andrea Biancalana. Questo permette di variare la posizione e la intensità relativa di due sorgenti luminose, con lunghezza d'onda anch'essa regolabile, e di visualizzare la figura di interferenza risultante su uno schermo posto a una distanza regolabile.

Nella configurazione di default, con cui si apre la pagina, le due sorgenti sono separate solo lungo lo stesso asse z, in modo da simulare la situazione che si viene a creare nell'interferometro di Michelson. Variando la posizione z di una delle due sorgenti si ottiene lo spostamento delle frange circolari. Attenzione: per ottenere piccoli spostamenti delle frange bisogna variare la z di una frazione della lunghezza d'onda della luce; a questo scopo può essere comodo impostare per la lunghezza d'onda un valore semplice, ad esempio 1 micron = 0.001mm.
Impostate, con lambda=1micron, z1=0, i seguenti valori per z2: 0.001mm; 0.0015mm; 0.002mm; 0.01mm; 0.05mm; 0.0505mm. Provate a spiegare quello che vedete...

Superando una separazione tra le sorgenti di circa 0.5mm si notano delle figure di interferenza anche molto complesse: si tratta in realtà di un effetto estraneo all'interferenza tra le due sorgenti, e legato invece all'interferenza con la griglia dei pixel, un fenomeno molto temuto da chi si occupa di grafica digitale (per saperne di più guardate l'effetto Moiré)!


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