Il Flusso

Il concetto di flusso di un vettore attraverso una superficie presenta notevoli analogie con quello di lavoro e di circuitazione. Anche in questo caso partiremo dal caso di un campo vettoriale V omogeneo, cioè uguale in tutti i punti. Consideriamo una superficie piana; per descrivere il suo orientamento nello spazio, stabiliamo di prendere un vettore di lunghezza pari all'area della superficie, perpendicolare alla superficie stessa, e scegliamo il verso; lo chiameremo vettore S. Ora abbiamo una superficie orientata S. Definiamo il flusso del vettore V attraverso la superficie S come il prodotto scalare VxS:

dove theta è l'angolo tra il vettore V e il vettore S.

In termini poco rigorosi ma intuitivi, possiamo pensare che il flusso ci dice quanto il campo attraversa la superficie. Ovviamente questo sarà legato alla intensità del campo (densità delle linee di campo), all'estensione della superficie, e all'orientamento tra i due. Con riferimento alla figura, nel caso a sinistra avremo flusso massimo, nel caso al centro flusso nullo e il caso a destra sarà intermedio. Il fatto di avere scelto un verso positivo per la superficie equivale ad aver deciso in quale caso il campo "entra" attraverso la superficie e in quale caso "esce".

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