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coroistitutoestatopera3Nell’anno scolastico 2023/2024, ormai agli sgoccioli, il Coro dell’Istituto Majorana-Maitani ha orientato le proprie attività alla celebrazione di due capisaldi della nostra identità nazionale e della sua riconoscibilità nel mondo: il genio letterario di Dante Alighieri e l’unicità artistico-performativa dell’opera lirica.

Tutti e due “prodotti” genuini di casa nostra, i cui indiscutibili meriti hanno attirato a sé riconoscimenti ufficiali quando non l’istituzione di vere e proprie giornate dedicate. È questo, come è noto, il caso del “Dantedì”, introdotto nel 2020 e ricorrente, da allora, il 25 marzo di ogni anno. Ma dalla fine dello scorso anno solare a fare compagnia alla medaglia dantesca troviamo appunto anche l’eccellenza del melodramma, ovvero dell’opera lirica, che sempre in Italia ha visto la luce: il 6 dicembre 2023, infatti, la pratica italiana del canto lirico fa ufficialmente il suo ingresso nella lista Unesco dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità.

coroistitutoestatopera2Il tributo a Dante è stato innalzato il 9 aprile in occasione dell’evento In fuga dall’inferno: non solo false promesse, organizzato dagli studenti di alcune classi sotto la guida di un gruppo di insegnanti di Lettere, una performance letterario-musicale durante la quale il nostro canto corale ha sottolineato alcune tappe salienti dell’itinerario salvifico dell’autore spaziando dall’inferno turistico di Tra le granite e le granate di F. Gabbani al Paolo e Francesca di Murubutu-C. Gold-G. Palma, fino ad arrivare alle altezze mistiche di Vergine Madre di M. Frisina. Brani che sono stati poi riproposti per la festa di fine anno del 7 giugno, con l’aggiunta comunque di altri pezzi maggiormente in linea con lo spirito più vivace e spensierato di quel diverso contesto, quali il tradizionale africano Bonse Aba e la hit pop Mon amour di Annalisa.

 

Archiviati la parentesi dantesca e il momento di restituzione finale dei risultati dell’attività svoltasi durante i mesi di scuola, l’appassionato impegno del Coro, o meglio di alcuni dei suoi componenti a titolo squisitamente elettivo, è proseguito quindi, come accade ormai già da tre anni, con la preparazione delle parti corali delle opere liriche inserite nella programmazione estiva orvietana di “Spazio Musica”, una prestigiosa associazione accademico-musicale di Genova che da trenta anni arricchisce con le sue iniziative la vita culturale della nostra città, il tutto in vista della partecipazione al concreto allestimento dei relativi spettacoli nella splendida cornice del Teatro Mancinelli.

Nello specifico, quest’anno i coristi “melomani”, o meglio (forse) futuri tali visto che nella maggioranza dei casi si tratta molto più semplicemente di studenti ed insegnanti curiosi e aperti a nuove esperienze culturali, si sono concentrati sullo studio delle opere La Cenerentola di G. Rossini e Il Trovatore di G. Verdi.

L’opera rossiniana, caratterizzata da un coro esclusivamente maschile, è già andata in scena il 1°, 2 e 3 agosto. Tra i partecipanti a questa produzione c’era anche uno studente della nostra scuola, Marzio, che così ricorda l’esperienza vissuta: «Per me è stato un debutto in tutti i sensi: per la prima volta ho calcato un palcoscenico, mi sono esibito di fronte a un pubblico, ho indossato costumi storici … è stata un’emozione incredibile, accompagnata da non pochi timori, ma far parte di un coro ti dà una grande forza. Cantare insieme ti permette di metterti in gioco al 100%, con tutte le tue capacità e caratteristiche, senza essere mai solo, anzi costruendo una voce unica, formata dalla somma di tutte le singole voci. Ero il più ‘piccolo’ del coro, il più inesperto, ma tutti i partecipanti, italiani e stranieri, giovani e adulti, mi hanno accolto con simpatia, facendomi da subito sentire parte del gruppo. Cantare in un coro è una lezione di vita: l’applauso si ottiene impegnandosi al meglio e imparando a unire le differenze delle voci in un’unica armonia».

 In questi giorni di ferventi prove sta per essere ultimata anche la preparazione della seconda opera, Il Trovatore di Verdi, opera sulla quale il sipario si aprirà la prossima settimana.

Credendo di farvi cosa gradita nel fornirvi una scheda informativa riguardante il titolo verdiano in questione, non ci resta quindi che invitarvi al Teatro Mancinelli per gli spettacoli del 26, 27 e 28 agosto, con inizio alle 21:00: in scena va un prodotto di grande artigianato, reso prezioso dalla sintesi di tante competenze messe al servizio di un lavoro appassionatamente rigoroso e, proprio per questo, rispettoso della prestigiosa tradizione che, attraverso di esso, torna ad essere giustamente onorata.