Chi si fosse trovato per caso a sbirciare all’interno del laboratorio di disegno dell’IISST Majorana-Maitani di Orvieto in concomitanza con uno dei momenti topici del pomeriggio di lunedì 8 novembre avrebbe potuto pensare di avere le traveggole. Lo spettacolo che gli si sarebbe presentato davanti agli occhi vedeva il prof. De Ninno scuotere una corda immaginaria a mani giunte simulandone la perturbation mentre una delle docenti coinvolte nel pomeriggio di formazione sulla metodologia CLIL attendeva pazientemente l’arrivo delle onde trasversali all’altra estremità della corda.
Per arricchire l’atto comunicativo e illustrare ciò che sarebbe dovuto accadere alla fantomatica corda durante l’esperimento simulato e mantenere sempre alto il livello di interesse e di attenzione dei discenti, il prof. si aiutava con un’efficace mimica facciale, una serie di esclamazioni estemporanee e con l’inglese, of course. Agli sguardi sorpresi, divertiti e interessati degli altri docenti presenti è bastata una manciata di secondi per capire quello che stava succedendo, perché il CLIL pone l’enfasi sui diversi tipi di comunicazione (linguistica, visiva e cinestetica) e perché quell’atto comunicativo stava funzionando nel migliore dei modi.
Dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia alle iniziative di formazione in presenza, lo scorso lunedì 8 novembre l’aula audiovisivi e l’aula di disegno si sono popolate di 13 insegnanti che hanno partecipato a un incontro introduttivo sulla metodologia CLIL che è stato possibile organizzare grazie alla disponibilità dei due docenti certificati CLIL del nostro istituto. I proff. Asta e De Ninno hanno illustrato alle colleghe e ai colleghi interessati le basi di questa metodologia.
L’acronimo CLIL sta per Content and Language Integrated Learning e descrive l’insegnamento di contenuti non linguistici in lingua straniera (L2) con una strategia che consente di acquisire i contenuti disciplinari acquisendo al contempo la lingua straniera.
La simulazione di una lezione CLIL sulle onde è stata seguita da un’utile ed esaustiva un’introduzione teorica al CLIL, grazie alla quale acronimi ostici quali HOTS, BICS e CALP sono improvvisamente diventati chiari e comprensibili a tutti i partecipanti. Dopo questa prima parte, i docenti di matematica, fisica, scienze, italiano e geostoria si sono divisi in due gruppi per proseguire il lavoro. Gli insegnanti di materie scientifiche hanno analizzato le diverse fasi di un'unità di apprendimento basata sul laboratorio scientifico: partendo da finalità e obiettivi, sono stati condivisi i materiali relativi alla elicitation, la raccolta delle conoscenze pregresse, lo scaffolding, le tecniche di rinforzo linguistico e disciplinare, le proposte tese ad attivare i processi cognitivi di ordine superiore, il compito di realtà, la valutazione.
I docenti delle materie umanistiche, invece, hanno lavorato a un modulo sulla prima guerra mondiale e le trincee: la professoressa Asta ha fornito un’infinità di spunti interessanti per organizzare i contenuti in modo efficace, programmando lezioni e moduli avvincenti, coinvolgenti e arricchiti dall’uso delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), e condividendo il lavoro che ha svolto negli ultimi anni. Una componente essenziale del suo lavoro va a intersecarsi con i processi metacognitivi, che aiutano gli studenti a riflettere sul proprio processo di apprendimento.
Restando in tema CLIL, forse è il caso di chiedere aiuto all’inglese per dare voce allo spirito di queste ore trascorse insieme. Nell’aria c’è decisamente voglia di mettere in pratica alcune delle strategie apprese affidandosi all’entusiasmo e alla sperimentazione e coinvolgendo il maggior numero di classi possibile. Come si dice nel Regno Unito, the proof of the pudding is in the eating. Come si fa a scoprire se un dolce è buono? Assaggiandolo, naturalmente. Soltanto dopo aver sperimentato questa metodologia sarà possibile misurarne la qualità e l'efficacia. Quello che i docenti che hanno partecipato all'incontro di ieri si sono portati a casa non può che essere riassunto così: we’ve got nothing to lose and everything to gain. The sky’s the limit!