Un pomeriggio all’insegna della buona musica, dell’arte, del dialogo, del piacere dello stare insieme. L’11 maggio 2023, presso la sede del Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto, alcune studentesse e studenti dell’I.I.S Majorana-Maitani di Orvieto hanno presentato, all’interno dell’iniziativa culturale del Festival del Dialogo dei Giovani, evento organizzato dall’associazione culturale ApertaMente Orvieto, il progetto di Educazione Civica “Le Parole per dirlo: le emozioni”.
Questa opportunità si è concretizzata grazie alla fiducia e all’incoraggiamento della Dirigente Scolastica Lorella Monichini, al supporto prezioso di alcune docenti, alle studentesse e agli studenti, che con la loro volontà e il loro entusiasmo contagioso si sono messi in gioco in questa iniziativa di forte coinvolgimento ed emozione. L’idea è nata al fine di promuovere le competenze emotive e sociali dei ragazzi per lo sviluppo di un curricolo sempre più attento e orientato alla creazione di un ambiente equo e inclusivo, dove la “diversità” o, meglio, “l’unicità”, rappresenti una fonte continua di crescita e arricchimento nella relazione e nella conoscenza dell’Altro.
Dopo la tavola rotonda “Il linguaggio come strumento per promuovere uno sviluppo sociale Sostenibile”, che ha visto la partecipazione di Beatrice Curci, moderatrice d'eccellenza, e di esperti quali la ricercatrice e formatrice Michela Mayer, già docente di matematica e fisica, che per anni ha lavorato come ricercatrice presso INVALSI, la responsabile comunicazione e sostenibilità di Rilegno Elena Lippi e il linguista e sociologo Massimo Arcangeli, i ragazzi hanno presentato i nostri lavori alla platea.
Pietro ha illustrato le finalità e l’essenza di questo progetto, nato con l’intento di riflettere sull’importanza delle emozioni e sulle parole per poterle esprimere. Parole, emozioni, sentimenti che i giovani spesso non riescono a esternare, comunicare e verbalizzare per paura di essere giudicati, per senso di inadeguatezza, per timidezza. La continua connessione con il mondo virtuale rende più facile comunicare con lo smartphone anziché trovare momenti di condivisione reale che mettano l’accento sul piacere di parlare e lo scambio di opinioni, che consentano di guardarsi negli occhi e aprire con generosità il proprio cuore mostrando tutto ciò che si sente dentro.
Fonte di ispirazione per esprimere le emozioni attraverso le parole e le immagini è stata la riflessione circa la passione e gli affetti affrontata dal filosofo olandese Baruch Spinoza. Come ha detto nel suo intervento Alessio, “Le passioni, che potremmo definire come la benzina che mette in movimento l’uomo, sono state al centro della filosofia morale di questo filosofo. La riflessione sulla dottrina spinoziana ci ha aiutato a capire più in profondità noi stessi e l’importanza dei sentimenti che talvolta non siamo in grado di nominare”. Il video con l’esibizione di Adrian al pianoforte dell’ Inno alla gioia ci ha donato un momento molto significativo, autentico e profondo.
Fil rouge è stata la performance dei “Coristi all’opera” il gruppo del coro d’istituto che si è esibito interpretando due testi appartenenti al repertorio musicale italiano: Emozioni di Lucio Battisti e L’isola che non c’è di Edoardo Bennato. Sotto la direzione artistica dell’Associazione “Canto Libero” di Allerona, il coro, che ha fornito un contributo molto importante alla realizzazione del progetto, ha ricordato a tutti i presenti come la musica, con le sue note, simboli e vibrazioni, è un veicolo e motore molto potente per sensibilizzare i giovani all’ascolto, al valore espressivo e ai molteplici significati e sfumature che le parole possono racchiudere.
Colori, parole, note, forme ed emozioni sono proseguite con gli interventi di Caori, Ambra, Mattia, Ludovico, Gianluca e Filippos. Attraverso un video, il gruppo ha presentato il brano musicale rap Armonia e Caos, ispirato al repertorio iconografico degli affreschi della Cappella Nova di San Brizio del Duomo di Orvieto e all’ascolto di testi di artisti rapper contemporanei che attingono al linguaggio pittorico per esprimere sentimenti ed emozioni. In Armonia e Caos, lavoro di squadra che va dritto al cuore, le studentesse e gli studenti hanno cercato di esprimere la tensione tra il bene e il male, la critica alla società corrotta, la sfida ai propri limiti, la ricerca dell’armonia.
Questa esperienza ha rappresentato un momento molto significativo perché legata al percorso formativo di tirocinio che ho svolto in questo anno scolastico presso l’IIS Majorana-Maitani. La collaborazione, la sinergia e il confronto costante mi hanno stimolata a fare del mio meglio, crescere come persona e avere una maggiore consapevolezza circa la professione di docente.
Auspico di poter continuare a lavorare insieme a tutti voi per progettare attività e iniziative volte a sensibilizzare, promuovere e valorizzare l'educazione affettiva e socio-emotiva accrescendo la motivazione, l’autostima, l’empatia e l’interdipendenza positiva, per sviluppare e coltivare le potenzialità di tutti e di ciascuno.
Per un’educazione del cuore, con il cuore. Come afferma il saggista e filosofo Umberto Galimberti nel suo libro “L’ospite Inquietante. Il nichilismo e i giovani “Quando parlo di “cuore”, parlo di ciò che nell’età evolutiva dischiude alla vita, con quella forza disordinata e propulsiva senza la quale difficilmente gli adolescenti troverebbero il coraggio di proseguire l’impresa.”. E con il cuore ringrazio tutta la comunità scolastica dell’I.I.S Majorana-Maitani.
Francesca Boncompagni