Gli studenti incontrano Silvia Avallone
La famosa autrice di “Acciaio” al liceo Majorana
E’ stata una grande esperienza con un’autrice giovanissima, eccezionale e di grande cultura. L’evento rientra nel progetto “Incontro con l’autore”, che già da anni si svolge nella nostra scuola e che propone agli studenti un contatto diretto con giovani autori di narrativa.
E’ stato il turno, questa volta, di Silvia Avallone, piemontese, appena trentenne e per la seconda volta, dopo “Acciaio”, tornata alla ribalta con “Marina Bellezza”, l’avvincente storia di un ragazza che, proveniente da una difficile situazione familiare, tenta di sfondare nel mondo dello spettacolo servendosi della sua bellezza fisica.
Dopo un lungo ma interessante preambolo sull’importanza della lettura, la scrittrice ha lasciato spazio alle numerose domande del pubblico. Questo è stato il momento più interessante, quello del confronto fra l’autrice e l’auditorio, particolarmente coinvolto e preso dall’ esperienza.
E’ stato letto l’ultimo passo del romanzo, il quale contiene un finale “aperto” di cui Silvia Avallone ha spiegato lo scopo, ovvero quello di non dare una conclusione del tipo “vissero felici e contenti” perché nella vita reale non esiste sempre un lieto fine; per cui Marina viene lasciata libera di prendere le proprie decisioni, una volta diventata adulta.
L’autrice, per la sua giovane protagonista, si è ispirata a romanzi dell’ Ottocento del calibro di “Lolita” e “Madame Bovary”, confessando il suo grande amore per la lettura (nato tra i banchi di scuola!) e l’enorme debito contratto nei confronti della letteratura precedente.
Successivamente ci sono state altre domande relative alla struttura ed al significato del libro, che lei ha pensato come reazione allo stile di vita e alla mentalità di molti italiani negli ultimi vent’anni, quell’Italia del facile successo, di Corona e di Belèn, della pubblicità che vuole far credere che tutto vada bene, quell’Italia, da diversi anni ormai, nella morsa della crisi economica. Silvia Avallone sostiene che:” La letteratura è il primo modo per affondare le mani nei problemi” e provare a cambiare.
Davvero tanti insomma gli stimoli e gli spunti derivati da questa iniziativa e da un romanzo, di facile lettura, che propone temi che vanno dalla storia d’amore tra i due giovani alla proposta di tornare alle origini, tornare alla terra, come, nel libro, farà Andrea.
“Osate cambiare!” questo l’invito che ancora risuona in noi e che ci spinge a non rinunciare mai alle nostre aspirazioni, e che Silvia Avallone ha voluto scrivere nelle dediche con cui ha autografato le nostre copie del libro.
Nicola Stecchetti, Gianpaolo Fazzino e Serena Conticelli (Classe 2S2).