I continui sbarchi di immigrati sulle nostre coste, i tristi episodi di razzismo ed intolleranza registrati quotidianamente dalla cronaca giornalistica, uniti agli allarmi terroristici di matrice fondamentalista che riecheggiano da più parti, rendono necessaria – se non urgente - una riflessione su cosa voglia dire oggi essere cittadini italiani. A tal proposito, il 16 novembre 2017, presso l'Aula Magna della S.S. di I° grado I. Scalza, ha avuto luogo un incontro di approfondimento dal titolo Normativa sulla cittadinanza: riflessioni, rivolto agli studenti delle classi quinte del Majorana e del Maitani.
Dopo una breve presentazione e i ringraziamenti alla Prof.ssa Riccetti che ha organizzato l'incontro, la nostra Dirigente prof.ssa Alfieri ha lasciato la parola ai relatori, la dott.ssa Gentili e il suo consorte, dott. Curci (già funzionari presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con servizi svolti in numerose Ambasciate e Consolati) che hanno affrontato, in prima istanza, il concetto di cittadinanza nelle sue varie definizioni, con un breve excursus storico. Il discorso si è poi spostato sui diritti fondamentali su cui si può basare, nello specifico ius sanguinis e ius soli. Dopo aver chiarito che la scelta di regolamentare la cittadinanza nei vari Paesi, secondo l'uno o l'altro, è frutto della loro storia, ci si è concentrati sulla legge vigente in Italia: la L. n.91 del 1992. L'analisi ha riguardato in particolar modo gli art. 1-4-9-14 , concernenti i casi di minorenni nati in Italia, quelli di maggiorenni apolidi o residenti nel nostro Stato. Come ha spiegato il dott. Curci, la suddetta legislazione sta per essere modificata da un testo, già approvato dalla Camera nel 2015, che prevede l'estensione dei casi di acquisizione della cittadinanza per nascita e l'introduzione di una nuova forma di acquisto a seguito di un percorso scolastico (ius culturae), provvedimento attualmente all'esame del Senato. Su queste modifiche – avvertono i relatori - si deve concentrare l'attenzione di noi studenti, in qualità di cittadini ed elettori, " perché i rivoli che si aprono intorno a questa tematica, sono tanti e non tutti prevedibili ": basti pensare alla cittadinanza "in-consapevole"; ai costi ed al peso politico del voto dei cittadini italiani all'estero; alle conseguenze di un'accoglienza che comporta un cambio radicale sulla composizione del tessuto sociale dello Stato; alla necessità di assumere lo status di Paese "laico" per assicurare una vera integrazione. Due gli spunti di riflessione che in chiusura, prima di lasciare spazio alle domande, ha indicato la dott.ssa Gentili: non va confusa l'urgenza di una modifica alla legge sulla cittadinanza con l'urgenza di provvedimenti per gestire un momento di emergenza umanitaria; non sarebbe ora che anche l'Italia, come Paesi del calibro degli Stati Uniti sembrano fare già da tempo, agisse un po' di più tenendo in considerazione il principio della sua convenienza?
Dopo aver risposto alle domande degli studenti il dott. Curci ha effettuato un ultimo intervento sottolineando che la cittadinanza italiana è prima di tutto una cittadinanza europea e che essa "non elide e non si somma, ma è complementare alla cittadinanza nazionale" E di seguito un invito a riflettere sull'esigenza di uniformare i criteri della cittadinanza che rivestirebbe un passo fondamentale lungo il cammino che ci permetterà finalmente di parlare di Stati Uniti d'Europa.
L'incontro è terminato con i doverosi ringraziamenti da parte della Dirigente scolastica e di noi alunni per la complicità e la sinergia mostrata dalla coppia, ma soprattutto per il modo arguto e coinvolgente con cui hanno affrontato un problema tanto serio e talvolta faticoso, riuscendo in un compito niente affatto semplice.
Ilaria Anselmi, Claudia Filippetti, Alice Rossi -Classe 5S2-