La scuola e la società civile, nonostante le difficoltà del momento, ci sono!
Le quattro giornate del Festival organizzato dall'Associazione ApertaMente sono iniziate alle grande, con l’entusiasmo dei partecipanti alla lectio magistralis del prof. Giovanni Mari e alla maratona degli esperti sul tema del lavoro.
Era tale l’interesse e la volontà di approfondire problematiche così sentite dai giovani studenti, che anche i relatori si sono meravigliati di tanto coinvolgimento, che ha trascinato loro stessi in un dibattito acceso e appassionato.
Le due giornate conclusive non sono state da meno. Dopo lo spazio dedicato alla scuole primaria e secondaria di primo grado di Orvieto dove gli alunni, seppur piccoli, hanno presentato con grande sapienza i loro lavori, è arrivato il momento tanto atteso dell’AGO.RÀ.
Sono dieci anni che l’IISST - Liceo Majorana di Orvieto organizza questa simulazione di Parlamento Europeo e, dopo lo stop dello scorso anno, nonostante la permanenza delle misure restrittive, non ha voluto demordere e con coraggio e determinazione ha affrontato questa sfida.
E ne valeva la pena! Il risultato è stato di grande soddisfazione e alla fine la commozione degli 80 studenti e dei loro docenti non è stata affatto sminuita, come si poteva temere, dal mezzo telematico.
Gli studenti di cinque scuole superiori del territorio si sono incontrati sulla piattaforma Meet settimanalmente per tre mesi per sviluppare topic relativi a sanità, diritti dei lavoratori, green economy, nuove tecnologie e istruzione dimostrando una tale serietà e profondità di ragionamento che ci fanno ben sperare per il futuro.
Ci piace ricordare uno degli interventi a conclusione del dibattito, che ci ha regalato parole dai toni caldi, sentiti e commoventi, La prof.ssa Valeria Asta, presidente della seduta, ha pronunciato parole molto belle e significative. Dopo aver ringraziato i due vicepresidenti, Marco Cioci e Alice Rossi, che l’hanno affiancata in modo molto competente nella conduzione dell’assemblea, e ricordato il lavoro certosino delle chairperson, studenti e studentesse come gli altri che hanno guidato il lavoro delle commissioni “con la competenza di docenti navigati, e anche con la grinta e l’allegria della loro età”, Asta ha giustamente osservato che “i delegati ci hanno fatto capire, con le loro proposte, che oggi abbiamo più che mai bisogno di Europa. Di fronte a sfide globali come la pandemia e la trasformazione del mondo del lavoro, la risposta non può essere che sovranazionale.”
Per la realizzazione di una vera Europa federale, continua Asta, “noi contiamo su di voi, ragazzi. Avete oggi dato a tutti noi delle grandi lezioni. Innanzi tutto, ci avete dimostrato che avete delle cose da dire e che avete delle competenze per farlo. [...] Avete lavorato con un impegno e con serietà, con una serietà a cui a volte il mondo degli adulti non arriva.”
“In questi ultimi anni purtroppo c’è stata una gara, che definirei cinica e desolante, da parte di molti corvi, a dire che siete una generazione perduta, che non ha futuro o che avrà un futuro difficilissimo. Che per voi sarà quasi impossibile farsi una famiglia, trovare un lavoro. Addirittura, in questo ultimo anno, vi hanno chiamato ‘la generazione perduta del COVID’.”
“Ecco, voi oggi avete dimostrato che non siete affatto perduti. Certo, non possiamo nasconderci e nascondervi che il mondo oggi presenti sfide e complessità, perché sarebbe da ingenui o sciocchi, ma proprio questo dibattito ci ha dimostrato che le sfide possono essere raccolte, che ai problemi complessi l’ingegno, la creatività, possono dare risposte efficaci. [...] A chi vi dice che non avete futuro, che non vale la pena neppure di sognare perché quei sogni rimarranno solo utopie, a chi vi instilla la paura dicendo che la società in cui vi tocca vivere è malata, violenta, egoista e destinata a un’irreversibile decadenza, vi invito a rispondere con l’entusiasmo, la perseveranza, la competenza e il coraggio che avete dimostrato oggi.”
E chi ancora crede che questa sia una generazione perduta è invitato a guardarli dibattere.
Interventi esperti, 6 e 7 maggio
Prof. Giovanni Mari (Filosofo del lavoro, Università di Firenze): Lavorare oggi: cosa vuol dire? Guarda
Dott. Paolo Maiolini (Vicedirettore Confagricoltura Umbria): Agricoltura e sviluppo rurale Guarda
Dott. Lorenzo Benussi (Esperto innovazione in ambito educativo, Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo): Lavoro, cultura, istruzione Guarda
Dott. Luca Tomassini (Imprenditore, fondatore e CEO Vetrya): Industria, ricerca, energia Guarda
Prof.ssa Alessandra Pioggia (Ordinaria di Diritto Amministrativo, Università di Perugia): Organizzare la sanità Guarda
Prof. Alfredo D’Attorre (Docente di Diritti dell’Uomo, Università di Salerno):
Diritti del lavoro fra Costituzione italiana e Unione Europea Guarda
Dott. Riccardo Mastini (Dottorando in Ecologia Politica, Università Autonoma di Barcel-
lona): Giustizia sociale nella transizione ecologica Guarda
AGO.RÀ, 14 maggio
Ore 9:00 Saluto autorità e inizio AGO.RÀ
Ore 9:30 – 11:00 Primo e secondo dibattito Guarda
Ore 11:30 – 13:00 Terzo e quarto dibattito Guarda
Ore 15:00 – 16:30 Quinto e sesto dibattito Guarda
Ore 16:30 Intervento Associazione Festival Filosofia della Magna Grecia
Ore 17:00 Cerimonia di chiusura e premiazione Guarda