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lockdowndebateLunedì 18 maggio gli studenti del Liceo Majorana hanno dato vita ad un appassionante dibattito on line. I ragazzi indossano giacca e cravatta, le ragazze una camicetta elegante. I loro volti sullo schermo appaiono emozionati, le labbra si muovono ripetendo il discorso a microfono spento.

 A breve saranno i protagonisti di un dibattito su due temi di strettissima attualità:

  1. Il modello lockdown dovrebbe essere seguito da tutti i Paesi che vogliono contrastare efficacemente la diffusione di epidemie.
  2. I governi devono chiedere poteri straordinari per poter gestire al meglio l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione dell’epidemia da Covid 19.

Ma la complessità degli argomenti su cui da mesi dibattono politici, scienziati ed economisti non spaventa gli studenti del Liceo Scientifico Majorana di Orvieto perché sanno come affrontarla: per più di un mese, con l’aiuto delle loro insegnanti, hanno lavorato, incontrandosi nelle piattaforme on line, sulla ricerca di fonti autorevoli, sulla selezione critica delle informazioni e sulla messa a punto di un’argomentazione ponderata e incisiva. 

Ed ecco che Mathias con la sicurezza di un politico esperto ci ricorda che non è necessario scegliere tra economia e vite umane, ma che la soluzione è cambiare prospettiva investendo su un sistema economico attento al sociale più che al profitto. 

Carlo ritiene che per contrastare più efficacemente il virus sia preferibile informare e responsabilizzare i cittadini piuttosto che sorvegliarli e intimorirli.

Lily con la forza della pacatezza ci rassicura sulla presenza di convenzioni internazionali che tutelano dal pericolo di una deriva autoritaria, possibile conseguenza nefasta dei poteri straordinari assunti dai governi.

Ed infine Pietro, lo studente più giovane del gruppo, cita Platone e Aristotele domandandosi che cosa sarebbe la nostra società se fosse guidata solo dalla paura. Da questa prospettiva ci salva la buona politica, la nostra Costituzione, lo sforzo di tutti per essere cittadini consapevoli e non passivi esecutori di ordinanze.

Sono trascorse più di due ore di appassionato dibattito, moderato dall’intelligenza di Clara (laureanda in medicina, già vincitrice di dibattito e membro del Parlamento Europeo Giovani), che con le sue acute osservazioni ha saputo accordare tutte le voci distanti aiutando così i ragazzi a dimostrare come la complessità può essere penetrata dalla ricerca, dalla riflessione attenta, dall’ascolto rispettoso dell’opinione altrui.

Mentre la giuria si riunisce in una stanza virtuale separata, i ragazzi, aspettando trepidanti il “verdetto”, ascoltano il saluto della dirigente scolastica Carmela Rita Vessella che ribadisce come la scuola più innovativa sia quella fatta di occasioni di crescita e confronto, una scuola che sappia superare gli steccati delle discipline per preparare gli studenti ad affrontare le sfide della contemporaneità. Interviene poi Katia Sagrafena, direttore generale di Vetrya, ricordando come sia indispensabile per lo sviluppo del paese colmare il divario digitale in modo da garantire a tutti quella connettività che in questo periodo di lock-down ci ha permesso di continuare a lavorare, a studiare e di sentirci vicini.  

Ma ecco comparire in video Alessandro Volpi, vicepresidente dell’associazione ApertaMente Orvieto (https://www.apertamenteorvieto.it/), che insieme alla professoressa Orietta Moretti e alla dottoressa Paola Liberace, responsabile di Vetrya Academy, rappresenta la giuria del dibattito, pronta a proclamare i vincitori:

“Miglior squadra del primo debate è quella dei 'Monoceri virali', per il secondo debate vincono i 'Monoceri pandemici'; migliori debater Jordan Rossi e Giacomo Prosperini”. 

Mancano gli applausi che il sistema virtuale non permette, ma è grande la soddisfazione di studenti e insegnanti. Quella del dibattito sarà un’esperienza che il liceo Majorana ripeterà sicuramente il prossimo anno scolastico e questa volta, speriamo, con scroscianti applausi finali.

Questo è il link per vedere l'evento.