Il successo più grande lo hanno ottenuto loro. Ma chi sono, loro?
Sono i nostri studenti, quelli del Majorana, comunità autocosciente, con consolidato senso di appartenenza, che il giorno 1 marzo, alla presenza di 300 persone che gremivano la Sala dei Quattrocento, hanno animato OrvietoScienza 2014, edizione che ha avuto per tema le relazioni tra scienza e diritto.
Parliamone.
I ragazzi hanno presentato un loro lavoro relativo alla proposta di una possibile Carta dei diritti di tutti i senzienti. Circa tre mesi di impegno ed una decina di incontri con i docenti Tiziana Mari, Orietta Moretti, Peppe De Ninno ed Adele Riccetti.
La carta è stata molto apprezzata, non solo nei contenuti, ma soprattutto per il processo che ha permesso la sua scrittura. L’esposizione è stata curata dalla maestra di teatro Elisabetta Spallaccia che ha preparato i ragazzi anche al reading di alcuni brani estratti dal libro di Piergiorgio Welby, Lasciatemi morire.
E’ stato sicuramente il momento più bello della ricca giornata che ha visto avvicendarsi le relazioni di grandi nomi della cultura italiana come: Pino Longo, Telmo Pievani, Pietro Greco, Amedeo Santosuosso, Carlo Alberto Redi, Luigi Pellizzoni e il fisico Antonio Masiero, magistralmente coordinati da Valentina Murelli. Il professor Bruno Bertolini, che aveva aperto i lavori il 28 febbraio con la presentazione del Manifesto di OrvietoScienza, li ha poi chiusi in serata accennando al tema della prossima edizione, quella di OrvietoScienza 2015, che vedrà protagonista la fisica e avrà come partner l’INFN.
Quest’anno l’evento è stato arricchito da una serie di concorsi, foto, video e bozzetti per il logo di OrvietoScienza, ed i lavori sono stati tutti esposti presso la Sala Expo del Palazzo de popolo.Anche il CNR ha voluto essere presente con una mostra fotografica prodotta in occasione dei 90 anni dalla sua costituzione.
Una bellissima partecipazione è stata quella del TWAS, organismo con sede a Trieste, che sostiene la ricerca scientifica nei paesi del terzo mondo: ci ha inviato un documentario e delle bellissime foto anch’esse esposte.
Un grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato ed un arrivederci al prossimo anno. Il successo più grande lo hanno ottenuto loro.
appartenenza, che il giorno 1 marzo, alla presenza di 300 persone che gremivano la Sala dei
Quattrocento, hanno animato OrvietoScienza2014, edizione che ha avuto per tema le relazioni
tra scienza e diritto.
Parliamone.
I ragazzi hanno presentato un loro lavoro relativo alla proposta di una possibile Carta dei
diritti di tutti i senzienti. Circa tre mesi di impegno ed una decina di incontri con i docenti
Tiziana Mari, Orietta Moretti, Peppe De Ninno ed Adele Riccetti.
La carta è stata molto apprezzata, non solo nei contenuti, ma soprattutto per il processo che
ha permesso la sua scrittura. L’esposizione è stata curata dalla maestra di teatro Elisabetta
Spallaccia che ha preparato i ragazzi anche al reading di alcuni brani estratti dal libro di
Piergiorgio Welby, Lasciatemi morire.
E’ stato sicuramente il momento più bello della ricca giornata che ha visto avvicendarsi
le relazioni di grandi nomi della cultura italiana come: Pino Longo, Telmo Pievani, Pietro
Greco, Amedeo Santosuosso, Carlo Alberto Redi, Luigi Pellizzoni e il fisico Antonio Masiero,
magistralmente coordinati da Valentina Murelli. Il professor Bruno Bertolini, che aveva aperto
i lavori il 28 febbraio con la presentazione del Manifesto di OrvietoScienza, li ha poi chiusi in
serata accennando al tema della prossima edizione, quella di OrvietoScienza2015, che vedrà
protagonista la fisica e avrà come partner l’INFN.
Quest’anno l’evento è stato arricchito da una serie di concorsi, foto, video e bozzetti per il logo
di OrvietoScienza, ed i lavori sono stati tutti esposti presso la Sala Expo del Palazzo de popolo.
Anche il CNR è voluto essere presente con una mostra fotografica prodotta in occasione dei 90
anni della costituzione di questo ente.
Una bellissima partecipazione è stata quella del TWAS, organismo con sede a Trieste, che
sostiene la ricerca scientifica nei paesi del terzo mondo, hanno inviato delle bellissime foto
anch’esse esposte.
Un grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato ed un arrivederci al prossimo anno.
Quattrocento, hanno animato OrvietoScienza2014, edizione che ha avuto per tema le relazioni
tra scienza e diritto.
Parliamone.
I ragazzi hanno presentato un loro lavoro relativo alla proposta di una possibile Carta dei
diritti di tutti i senzienti. Circa tre mesi di impegno ed una decina di incontri con i docenti
Tiziana Mari, Orietta Moretti, Peppe De Ninno ed Adele Riccetti.
La carta è stata molto apprezzata, non solo nei contenuti, ma soprattutto per il processo che
ha permesso la sua scrittura. L’esposizione è stata curata dalla maestra di teatro Elisabetta
Spallaccia che ha preparato i ragazzi anche al reading di alcuni brani estratti dal libro di
Piergiorgio Welby, Lasciatemi morire.
E’ stato sicuramente il momento più bello della ricca giornata che ha visto avvicendarsi
le relazioni di grandi nomi della cultura italiana come: Pino Longo, Telmo Pievani, Pietro
Greco, Amedeo Santosuosso, Carlo Alberto Redi, Luigi Pellizzoni e il fisico Antonio Masiero,
magistralmente coordinati da Valentina Murelli. Il professor Bruno Bertolini, che aveva aperto
i lavori il 28 febbraio con la presentazione del Manifesto di OrvietoScienza, li ha poi chiusi in
serata accennando al tema della prossima edizione, quella di OrvietoScienza2015, che vedrà
protagonista la fisica e avrà come partner l’INFN.
Quest’anno l’evento è stato arricchito da una serie di concorsi, foto, video e bozzetti per il logo
di OrvietoScienza, ed i lavori sono stati tutti esposti presso la Sala Expo del Palazzo de popolo.
Anche il CNR è voluto essere presente con una mostra fotografica prodotta in occasione dei 90
anni della costituzione di questo ente.
Una bellissima partecipazione è stata quella del TWAS, organismo con sede a Trieste, che
sostiene la ricerca scientifica nei paesi del terzo mondo, hanno inviato delle bellissime foto
anch’esse esposte.
Un grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato ed un arrivederci al prossimo anno.