Intelligenza Artificiale vs Intelligenza Naturale. Questi i temi che animeranno l'iniziativa di OrvietoScienza, giunta ormai alla sua quinta edizione, nei giorni 24 e 25 febbraio 2017. Come è ormai tradizione, i lavori sono iniziati con un incontro con il giornalista scientifico e scrittore Pietro Greco, che il 12 ottobre ha incontrato più di 100 studenti e insegnanti. Ha fatto seguito la presentazione dei laboratori che impegneranno numerosi studenti fino alla fine di febbraio.
Pietro Greco ha evidenziato come l'evoluzione del potere di elaborazione dell'informazione delle macchine abbia continuato a crescere in modo esponenziale negli ultimi anni, anzi addirittura accelerato: oggi possimao avere a disposizione, al costo di 1000 dollari, l'equivalente del cervello di una lucertola, e potremmo nel giro di pochi anni arrivare a superare il potere di elaborazione del cervello umano. Hans Moravec parla di singolarità, che sarà raggiunta quando le macchine da 10.000 euro acquisteranno una capacità di calcolo pari ad almeno 1013 operazioni al secondo. Naturalmente la questione è meno banale di quanto possa essere proclamata semplicisticamente: basti pensare alla pluridimensionalità dell’intelligenza umana, messa in evidenza già all'inizio degli anni '80 da Howard Gardner, mostrando che esistono diverse formae mentis. Dunque da un lato la variabilità dell’intelligenza umana è enorme, dall'altro dobbiamo riconoscere una forma di intelligenza a tante altre specie: l’intelligenza è una costellazione di attività cognitive ordinatrici piuttosto diffusa in natura.
Greco è quindi passato a illustrare l'evoluzione del progetto dell’intelligenza artificiale (IA), cioè il tentativo di replicare l’intelligenza dell’uomo, dai primi passi ad opera di John McCarthy, Claude Shannon, Norbert Wiener, tenendo conto anche dei risultati di Alonzo Church e Alan Turing. L'idea di fondo è che il cervello dell'uomo sia fondamentalmente una macchina di Turing capace di fornire una configurazione sistematica di risposte agli stimoli ambientali, e il pensiero null'altro che un processo di computazione in continuo. D'altra parte sono numerosi i filosofi che si oppongono al tentativo di formalizzare la mente dell'uomo (IA forte), come Hubert Dreyfus che lo vede destinato, per principio, al fallimento, o John Searle che oppone il suo famoso esperimento mentale della "scatola cinese".
Greco non ha tralasciato la visione evoluzionistica, a partire da "L'origine dell'uomo" di Darwin: l’evoluzione delle capacità cognitive dell’uomo è spiegabile in base ad almeno tre fattori co-evolutivi (più uno): la struttura biologica (encefalizzazione), quelli culturali (linguaggio, pensiero simbolico), la socialità (gruppi estesi, nuovo “grooming”); e la storia.
Oggi, volenti o nolenti, siamo entrati (stiamo entrando) in nuova, grande era nella storia della società umana: l’era dell’informazione e della conoscenza. Greco ha concluso dicendo che forse siamo già in una singolarità cognitiva, che non è legata alla potenza dei computer quanto alla rete tra gli umani, mediata anche dai computer - Con tutte le sue promesse … e con tutte le sue promesse infrante.
Dunque due assi portanti per i laboratori degli studenti: uno è costituito dalla dimensione della ricerca nelle neuroscienze, con gli opportuni collegamenti alla filosofia della mente e alla psicologia; l'altro è quello dello straordinario recente sviluppo dell'Intelligenza Artificiale e dei problemi che l'avvento di macchine in grado di interagire in modo autonomo con l'ambiente pone alla società umana, ad esempio in termini etici per l'uso bellico e in terini di riorganizzazione del lavoro e di distribuzione della ricchezza. L'offerta dei laboratori vede l'allestimento della pièce teatrale "Un trapianto molto particolare" di Giuseppe O.Longo, a cura del Maestro Andrea Brugnera; la elaborazione di una Carta dei diritti degli umani in una società fortemente robotizzata (Riccetti, De Ninno, Serpietri); una Esperienza sulle Reti Neurali ad Apprendimento Profondo per il riconoscimento di immagini (Giuffrida); la Partecipazione a un esperimento di crowd science per la mappatura 3D dei neuroni (De Ninno; l'elaborazione di alcuni Poster di ricerca sulle neuroscienze (Colella)