Che belle giornate quelle del 16 e 17 maggio! Il lavoro di un’ottantina di studenti del nostro Istituto, impegnati in tre diversi laboratori, è arrivato a conclusione con una grande festa. Anche il tempo ci ha regalato caldo e sole in una primavera che ha stentato molto ad arrivare.
Le attività sono iniziate la mattina di giovedì quando altri 48 studenti provenenti dal Liceo “Tacito” di Terni, dall’Istituto di Istruzione Superiore Artistico e Professionale di Orvieto, e dal Liceo Scientifico di Acquapendente, sono stati accolti nelle aule della nostra scuola per i lavori di Commissione.Gli studenti, a cui si sono aggiunti i 24 del Majorana, erano divisi nelle sei Commissioni: AFCO per gli Affari Costituzionali, CULT per la Cultura e l’Istruzione, DROI per i Diritti Umani, DEVE per lo Sviluppo, ENVI per l’Ambiente e FEMM per i Diritti delle donne. Ad aiutarli come chairperson ex studenti del nostro Istituto, tornati per l’occasione dalle loro sedi universitarie.
Mentre gli studenti/delegati si preparavano al dibattito, i ragazzi del laboratorio “Creare per includere” organizzavano per loro la caccia al tesoro che li avrebbe visti protagonisti nel pomeriggio. Infatti, i delegati, non più divisi per Commissione/Scuola, ma volutamente mescolati, hanno affrontato in città un percorso all’insegna dell’amicizia. Partiti da Piazza Duomo, hanno dovuto risolvere una serie di indovinelli per proseguire nella tappa successiva ed ottenere le parole che alla fine avrebbero composto la frase che si sarebbe svelata nell’ultima tappa, alla Fortezza Albornoz, dove, tra musica danze e colori, tutti si sono uniti in un abbraccio corale.
“Non giudicare sbagliato ciò che non conosci.”
Questa era la frase che avevano composto, mentre la verità di queste parole l’avevano toccata con mano lungo il percorso, soprattutto presso il C.P.I.A. (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), dove era stato ricreato un ambiente di preghiera con candele e tappeti, e dove un richiedente asilo ha intonato un canto e pronunciato nella sua lingua un discorso di ringraziamento.«Ci ha lasciato affascinati», hanno detto alcuni di loro. «È stato un momento davvero toccante, e lo dimostrava il silenzio sceso sulla sala». Alle 17.30, tutti al Vetrya Corporate Campus, negli spazi messi a disposizione per provare le procedure del dibattito, discutendo una mock resolution, e dove gli studenti hanno avuto anche l’opportunità di visitare la mostra Unfinished Symphony di Cristiano Petrucci. Ma dopo l’apericena tutti a casa o in albergo a ripassare i propri discorsi e studiare ancora le risoluzioni, perché tutti vogliono fare bella figura.
E poi è arrivato il grande giorno, quello dell’Assemblea Generale. L’atmosfera quasi sacra del Palazzo del Capitano del Popolo, le note dell’Inno alla gioia, la presenza di tante personalità tra cui il vicepresidente dell’UE David Sassoli, hanno contribuito a far sentire gli studenti, bellissimi nei loro abiti eleganti, ancora più emozionati; ma quando Jacopo Moretti, anche lui ex-alunno della nostra scuola e presidente dell’Assemblea, ha dato il via ai lavori tutti erano pronti e decisi. Si discutevano i problemi della globalizzazione —clima, sessismo, diritti umani, sviluppo sostenibile, crisi della democrazia— che proprio la nostra generazione dovrà affrontare con competenza e con una nuova visione di futuro.
“Questi studenti” —come dice la prof.ssa Tiziana Mari che ha coordinato il progetto— “hanno dimostrato la serietà di un lavoro durato mesi, un lavoro attraverso il quale hanno compreso che per progettare il futuro occorre conoscere il presente e capire che esso è frutto di un passato che va approfondito. Spero che abbiano anche compreso che non si può seguire la scorciatoia della semplificazione, ma che qualsiasi problema va guardato sempre da diverse angolazioni.” I ragazzi, dal canto loro, sono entusiasti: «È stata un’esperienza molto coinvolgente, tanto che la ripeterò il prossimo anno»— ha detto una studentessa. “È stato bello sentirsi così affiatati all’interno della Commissione durante la difesa della nostra risoluzione. È stato un lavoro concitato trovare risposte in poco tempo, scambiandoci biglietti e post-it, ma molto, molto stimolante».
Un altro studente ha detto: “Mi piace la possibilità di assumersi sempre maggiori responsabilità nell’organizzazione del dibattito. Io quest’anno ho partecipato per la prima volta come delegato, ma dopo due presenze nell’Assemblea Generale potrò fare il chairperson e successivamente anche trovarmi nella board”. E poi ci siamo noi che abbiamo svolto il laboratorio “Digito ergo sum” e che ci siamo occupati dell’organizzazione e dei media. La gestione della sala e del buffet del pranzo, le foto, le riprese e la narrazione delle giornate, non sono state cose di poco conto per la buona riuscita dell’evento.
È stato un bel lavoro di squadra dove sono emerse le diverse competenze, e alla fine tutto si è svolto all’insegna de “L’armonia”, proprio come recita questo video realizzato dal nostro Emanuele Tabarrini, che è stato proiettato in apertura di Assemblea Generale come buon auspicio a un’Europa che, si spera, vedrà nei giovani il suo rilancio.
Infine, ecco una sintesi video dell'Assemblea Generale.
Gabriele Belcapo e Luca Passeri